Il decalogo è stato sviluppato attraverso la collaborazione tra il gruppo tematico su valutazione e genere della Società europea di Valutazione (EES) e il gruppo di lavoro sui diriti umani e valutazione della Rete latinoamericana e caraibica (ReLAC) del network delle donne impegnate in attività di management (RedWIM).
Il decalogo rappresenta un’opportunità per includere la prospettiva di genere in qualsiasi processo di valutazione e quindi contribuire a rendere più incisive le politiche, i programmi e i progetti su questo tema.
I punti del decalogo:
- Riconosce e valorizza la dimensione politica della valutazione come mezzo per trasformare le disuguaglianze di genere. La prospettiva di genere nella valutazione è anche importante in termini di giustizia sociale per coloro i quali sono più svantaggiati, contribuendo alla loro visibilità e alla loro crescita.
- Assume che le politiche e i programmi, così come la valutazione, non sono neutrali rispetto alla questione di genere. Piuttosto, tendono a riprodurre le stesse strutture sperequative a meno che non venga esplicitamente manifestata la volontà di incidere sula riduzione delle disparità.
- Può essere applicato a tutte le politiche e ai programmi anche se non sono indirizzati alla disparità di genere. L’aspetto centrale è nell’approccio valutativo e non l’oggetto della valutazione. In tal senso, l’adozione di una prospettiva di genere costituisce un criterio di qualità della pratica valutativa.
- Va oltre la mera disaggregazione dei dati per sesso. Implica invece di indagare sui rapporti di potere tra generi e approfondire le disuguaglianze strutturali di genere, incorporandoli nelle analisi dei risultati raggiunti e dei processi implementati.
- Richiede un approccio olistico: sulle persone (stili di vita) sulle organizzazioni e sulle istituzioni (quadri legislativi e regolatori, forme di rappresentanza, organizzazione delle istituzioni) e sul contesto di riferimento (quadro politico, sociale, economico, culturale).
- Considera la creazione di spazi di partecipazione e collaborazione, così come un approccio di lavoro condiviso, la condizione necessaria per creare una consapevolezza e una crescita collettiva, in modo da superare l’asimmetria relazionale che esiste nella prassi valutativa.
- Si focalizza non solo sulla rendicontazione dei risultati e sul miglioramento dei programmi ma anche sull’apprendimento e sulla capacità di incidere sulle disuguaglianze di genere.
- Produce analisi, conclusioni, raccomandazioni e lezioni apprese che devono servire a promuovere il cambiamento nei ruoli e nelle relazioni tra generi.
- Adotta e adatta strumenti di analisi di genere nell’utilizzo delle metodologie appropriate che rispettano i contesti di riferimento e le caratteristiche culturali delle comunità. Ciò implica anche dal punto di vista professionale il ricorso a uomini e donne specializzati in un approccio di genere.
- Analizza come le disuguaglianze di genere si intersecano con altre disparità sulla base del contesto o del settore oggetto di indagine.
Per maggiori informazioni vi rimandiamo al sito del gruppo tematico della EES.